Il duo MaDe formato da Diana Magri (psicoterapeuta, arte-terapeuta, danzatrice, performer) e Ysabel Dehais, si radica in una collaborazione nell’ambito dell’arte terapia formalizzata come associazione dema e dal 2017 sviluppa un lavoro di ricerca artistica intorno al corpo e le sue relazioni in una serie di dialoghi con spazi semi selvatici. Luoghi vivi di tracce di genius loci affiorante, contenitori e guida del processo di presenza e ascolto, questi spazi fanno parte della “mise en condition” per l’incontro tra il corpo che vede e il corpo che danza, dove il video catturato diventa la soglia. L’utilizzo di un semplice dispositivo cellulare s’interpone nella relazione performativa con un occhio tecnologico minimizzato e leggero. La camera del telefono diventa il terzo soggetto animato del movimento circolare fra la presenza di un femminile visibile e la presenza di un femminile invisible.
La ricerca sul femminile s'intreccia alla relazione intergenerazionale, con l'intento di de-oggettificare queste entità, ovvero farle emergere dal loro piano sociale stereotipato, per restituire valore all'individualità dell’essere.
Se il proprio corpo, per l'antropologo Mauss, è 'Il più naturale oggetto tecnico e allo stesso tempo mezzo tecnico dell’uomo’, nel lavoro del duo MaDe il corpo diventa esattamente strumento soggettivo di tecnica, ovvero di generazione della relazione e dell’esperienza.
La ricerca sul femminile s'intreccia alla relazione intergenerazionale, con l'intento di de-oggettificare queste entità, ovvero farle emergere dal loro piano sociale stereotipato, per restituire valore all'individualità dell’essere.
Se il proprio corpo, per l'antropologo Mauss, è 'Il più naturale oggetto tecnico e allo stesso tempo mezzo tecnico dell’uomo’, nel lavoro del duo MaDe il corpo diventa esattamente strumento soggettivo di tecnica, ovvero di generazione della relazione e dell’esperienza.
Thanatos ed Eros #6 2018 Procida
Thanatos ed Eros #7 2018 Procida
Thanatos ed Eros #10 2018 Procida